La montagna è un paradiso di silenzio, odori e sapori; un vaso di Pandora da cui sprizza consapevole voglia di riposo e incontenibile fascino di conoscenza, gusto, divertimento. Stimolante d'inverno, con i suoi sport alpini, accondiscendente d'estate, per romantiche e verdeggianti passeggiate, la vacanza tra i monti, in cambio di rispetto e qualità, non tradisce mai chi accetta di vivere al suo fianco. Dal canto mio, sostengo da oltre 35 anni la causa della Val Pusteria, infaticabile e lussureggiante territorio che da Bressanone si estende fino ai confini con Austria e Veneto. In particolare l'Alta Pusteria (da Brunico a Prato Drava, lungo la SS 49 e limitrofe), con le sue diramazioni, scorci, sorrisi.
- Pane, neve e fantasia -
Fate un'abbondante colazione a base di pane nero, burro, marmellata di mirtilli e cornetto alle noci; preparate un paio di "rosette" con lo speck, aggiungete il companatico di cioccolato al latte e la vostra giornata di sci è pronta per partire! L'Alta Pusteria è ricca di impianti di risalita, con almeno uno skilift in quasi tutti i paesi. Ma per unire le esigenze dei principianti con l'agonismo degli adulti, quattro sono le soluzioni possibili: Plan de Corones, San Candido, Monte Elmo, Croda Rossa.
La prima è senza dubbio la meta più affascinante: un mega comprensorio con oltre 50 chilometri di piste per tutti i gusti, 30 impianti di risalita e ben 5 punti di accesso diversi (es. Brunico e San Vigilio di Marebbe) che da 1000 metri conducono tutti al medesimo approdo di circa 2300.
Risalendo verso nord, a San Candido trovate una seggiovia a 4 posti che da 1200 metri sale fino ai 1500 del rifugio Baranci. Da lì è possibile usufruire di 3 facili skilift o scendere direttamente a valle con la slitta, lungo una pista di 5 km che si dipana, silenziosa, attraverso boschi carichi di bianca armonia e abeti cullati dal tempo. A 10 minuti da qui, subito fuori Moso, c'è la cabinovia della Croda Rossa (1200-1800 metri) con altri 3 facili impianti ed un divertente percorso per tornare a valle. Sempre a 5 minuti da San Candido non perdete, infine, Monte Elmo con 2 distinti accessi (cabinovia da Versciaco, funivia da Sesto) e un'altitudine di 2000 metri. Qui trovate piste di media facilità e 4 impianti, tra cui una sorta di "ascensore per il mondo" che conduce a 2250 metri fino al rifugio Gallo Cedrone, da cui ammirare soleggiati panorami da cartolina verso Austria e Tre Cime di Lavaredo. Per i più piccoli, ulteriori 2 skilift a valle sul lato Versciaco.
In ciascuno di questi comprensori è possibile praticare indifferentemente sci o snowboard su piste promiscue e, a metà percorsi, non è raro trovare baite o rifugi che vi accoglieranno per un pranzo tirolese, un veloce spuntino o un Bombardino pomeridiano a base di rum e vov!
I costi dello skypass? Variano naturalmente a seconda del comprensorio, del periodo e dell'orario di arrivo. Un esempio: per un pigro come me che sceglie il mese di marzo per lo sci (bassa stagione, sole e nessuna coda agli impianti) e non si alza prima delle 9-10, l'ideale non è il ticket "giornaliero" bensì il "pomeridiano" che scatta alle ore 12 (per i più lenti dalle 14 c'è anche la "skytest card"!) e costa tra 20 e 25 euro a seconda degli impianti. Noleggiare sci e scarponi, invece, varia dai 15 ai 18 euro al giorno.
- Estate: le 5 regole per viverla al meglio -
Molte persone hanno sempre giudicato quasi profana la mia passione estiva per la montagna. Come trascorrere le giornate? Cosa fare di minimamente interessante? La mia risposta è in quelle che io chiamo "Le 5 regole del buon vivere" che ora vi illustrerò.
La prima regola è indubbiamente il RELAX: prendetevi la vita d'altitudine con assoluta calma e lentezza. Se non siete ancora saturi dopo una buona dormita nel silenzio più completo, continuate crogiolandovi al sole, scovando scorci per foto Pulizer, curiosando per negozi di accessori in legno o alpini oppure - se ne avete uno - perdetevi nel verde col vostro cane. Inutile dire che gli amici a quattro zampe troveranno qui il loro paradiso, tra boschi da annusare e sconfinate praterie in fiore. Non disdegnate neppure di leggere il giornale o un buon libro, senza l'occhio carnefice dell'orologio, seduti su una panchina in mezzo al bosco, magari in uno dei tanti parchi giochi mentre i vostri piccoli giocano in libertà!
La seconda regola è lo SPORT. Se amate fare movimento senza versare una goccia di sudore, questo è il vostro nirvana. Non solo mountain bike, rafting, parapendio o scalate, occhio anche ai numerosi campi di calcio, calcetto, tennis e minigolf. Da non sottovalutare neppure le piscine all'aperto o gli impianti al chiuso.
La terza regola è il TREKKING. Anche un pigro come me, circondato da questo ben di Dio, si trasforma in un discreto camminatore, con passeggiate tra boschi, laghi e percorsi alpini. Se per i primi potete, ad esempio, scendere a valle dopo aver preso le varie seggiovie, fra i secondi suggerisco il lago di Dobbiaco (circumnavigabile anche in bicicletta), Anterselva e Braies. Anche per i percorsi avete l'imbarazzo della scelta, con vari gradi di difficoltà. Non potete comunque perdervi le Tre Cime di Lavaredo, la Piccola Croda dei Baranci e i sentieri rocciosi intorno a Braies. Affascinante, infine, la ricerca dei bunker della Grande Guerra, soprattutto intorno a San Candido.
Una volta in montagna, non potete sfuggire almeno una volta alla quarta regola: quella della RACCOLTA DI FUNGHI & FRUTTI DI BOSCO. Sta a voi trovare i posti giusti! Se per i primi occorre però un permesso rilasciato dalle singole Aziende di Turismo locali, per lamponi, fragole e mirtilli potete sbizzarrirvi a vostro piacimento - sempre nel rispetto dell'ambiente - e ricavare in soli 10 minuti delle sontuose marmellate!
Dulcis in fundo, non dimenticate TURISMO & CULTURA con interessanti gite e visite perchè, come diceva il poeta, "fatti non foste per viver come bruti"! Ma a questo argomento è d'uopo dedicare un capitolo a parte.
- Alla scoperta di... -
Molti gli scenari naturalistici e culturali che si dipanano lungo l'Alta Pusteria. E se amate Medioevo e castelli non resterete delusi! Subito prima di entrare in Brunico, sulla destra trovate un accesso privilegiato per San Vigilio di Marebbe, Corvara e, in mezz'ora, l'intera Val Badia. A guardia dell'imbocco, il sontuoso Castello (privato) di San Martino. Dalla parte opposta della SS 49, invece, si erge Castel Badia. Dopo una visita al capoluogo, col suo maniero (altrettanto privato), gli archi lungo il corso e buone possibilità di shopping (presente anche la libreria più fornita della Pusteria), serrate subito a sinistra in direzione Val Aurina e Val di Tures. Qui consiglio lo splendido castello di Campo Tures (visitabile) e il fantastico scenario naturalistico delle Tre Cascate, con intrigante percorso boschivo.
Proseguendo sulla nostra SS 49, dopo Perca e Valdaora, deviate per il verde lago di Anterselva e l'altezzoso Passo Stalle, stretta strada a senso unico alternato che conduce a 2000 metri fino al confine con l'Austria. A Monguelfo, invece, consigliamo un salto al castello (visitabile) che sorveglia l'imbocco alla Val Casies, mentre prima di arrivare a Villabassa concedetevi una deviazione verso il lago di Braies e Prato Piazza. Dobbiaco è il penultimo "spartitraffico" dell'Alta Pusteria. Qui potete fervarvi un turno passeggiando intorno al maniero (privato!) o in direzione del dolce pendio della Valle San Silvestro; evadere verso il lago di Dobbiaco e, superando Valle di Landro e Misurina, giungere sino a Cortina; oppure proseguite in direzione San Candido, ultimo grosso centro prima del confine statale e regionale.
Piccola perla della Pusteria, situata in una vallata molto aperta e luminosa, con una bellissima chiesa romanica e tutti i servizi essenziali (tra cui l'ospedale), grazie ad una mentalità iperimprenditoriale e costruzioni a go go, sta lentamente trasformandosi in una Cortina in miniatura. Non rari, a tal guisa, neppure incontri con politici o manager pubblici. Ma San Candido è soprattutto punto di partenza per escursioni verso Austria o Cadore. Nel primo caso, dopo aver superato le piccole Versciaco e Prato Drava, in 5 minuti siete al confine. Per prima cosa effettuate un conveniente pieno di benzina poi, dopo una sosta al "Loacker Centre" di Heinfels, con le sue prelibatezze dolciarie, proseguite in direzione Lienz. Breve visita alla cittadina, acquisto dei mitici cioccolatini Mozartkugen e via verso lo splendido ghiacciaio Grossglockner!
Il giorno successivo, invece, da San Candido prendete la SS 52 e, superato Sesto, arriverete alla piccola Moso. Qui potete serrare a destra in Val Fiscalina e proseguire a piedi verso le Tre Cime di Lavaredo, oppure continuare dritto verso il dirimpettaio Passo Monte Croce, porta d'accesso al Cadore e alla regione Veneto. Un consiglio? Provate il veloce triangolo Auronzo-Cortina-Dobbiaco o, voglia permettendo, il quadrilatero Auronzo-Cortina-Quattro passi (Falzarego, Sella, Pordoi, Gardena)-Bolzano. Ma vi basterà il tempo per tutto?
- Enogastronomia e prodotti biologici -
Dal punto di vista culinario, non esiste una vera e propria cucina tipica della Val Pusteria ma i riferimenti sono quelli della tavola sudtirolese, con primi fatti in casa, come canederli, spaetzel, schlutzkrapfen o la sempre presente polenta, qui servita con i funghi; secondi di carne di montagna, quali capriolo o cervo, affettati tipici come lo speck e - per i più golosi - i meravigliodi strudel, krapfen e frittelle di mele. Ma dove gustare tutte queste prelibatezze?
Il primo consiglio è recarvi presso le numerose feste e sagre di paese. Tra i ristoranti - tutti sinceramente di buona qualità, anche quelli degli alberghi - consiglio il "Winkelkeller" di Dobbiaco o, nell'adiacente Valle San Silvestro, la "Genziana" e il maso "Seiterhof" con la sua rinomata carne. Stesso ragionamento per gelaterie e pasticcerie, anche se la mia preferita resta "Kofler" a Moso, con giganti e assortite fette di torte di montagna da gustare, accompagnate da un buon succo di mirtilli o una cioccolata calda, davanti alla splendida Val Fiscalina in fiore.
Così come per la cucina, non vige un bianco o un rosso tipico della Val Pusteria ma ottimi nettari altoatesini (Gewurztraminer, Muller Thurgau, Sylvaner, Legrein, St. Magdalener, etc.) che potete acquistare presso i vari supermercati, enoteche e discount specializzati, come "Drink" a San Candido. Ma il mio consiglio - per farsi una cultura enologica - è andarli direttamente a prendere (ed assaggiare!) nelle migliori aziende di produzione. Qua di seguito, alcune indicazioni.
A Bressanone imboccate la A 22 in direzione sud. La prima tappa è la vicina Chiusa dove, sulla SS 12 (Brennero-Abetone!), trovate la "Eisacktaler" con i suoi superbi bianchi Muller, Traminer, Kerner, pluripremiati nelle migliori guide d'Italia. Proseguite lungo la statale fino a Bolzano e cercate il quartiere periferico Gries, nei pressi dell'ospedale. Qui, in un vecchio convento medievale ancora abitato dai frati, è prodotto il miglior Legrein altoatesino, quello della "Muri-Gries". Da Bolzano cercate, quindi, le indicazioni per la Strada dei Vini: lì troverete il vostro paradiso tra castelli, laghi e naturalmente...cantine! La prima tappa è a San Michele Appiano per degustazioni dei nettari "H. Lun", "Girlan" e soprattutto "St. Michael Eppan", con i suoi bianchi e rossi di qualità - altrettanto pluripremiati - quali Riesling, Moscato, Pinot Bianco, Cabernet. Per l'ammazzacaffè, indirizzatevi alla distilleria "Walcher"! Dopo una breve sosta a Caldaro (e un tuffo al lago!) per provare il rosso Kaltern See o il bianco Chardonnay a marchio "Kaltern Kellerei" (a fianco c'è anche la "Erste & Neue"), obbligatoria la sosta alla successiva Termeno (Tramin), patria indiscussa del Gewurztraminer. La cantina regina è la pluriacclamata "Tramin", con bianchi e rossi per ogni gusto e portafoglio (Muller, Traminer, Nussbaumer, Stoan, Loan); ma a Termeno hanno sede anche le distillerie "Rohner" (assaggiate la secca Gold) e "Psenner" che producono (con "Pircher") le migliori grappe e liquori dell'Alto Adige. Se il vostro "palloncino" tascabile dice che potete continuare, proseguite lungo la Strada dei Vini fino a Mezzolombardo, nella piana Rotaliana, madre del Teroldego, dove conviene sostare presso la "Cantina Rotaliana". Qui il nostro wine tour si esaurisce ma prima di riaffrontare l'autostrada, consiglio un esame di autocoscenza e almeno una full immersion in pane, acqua e wurstel! Una postilla sulle grappe: oltre a quelle di etichetta, provate anche le "artigianali" a base di erbe di montagna (ruta, genziana, menta piperita, pino mugo, etc.) in vendita presso i masi di produzione o market specializzati.
Per tutti gli amanti dei latticini (e non solo), oltre alle latterie di paese, che producono ogni giorno decine di ottimi formaggi freschi di mucca, pecora, capra e cremosissimo burro e yogurt, è d'uopo uno sfizioso tour attraverso alcuni masi dell'Alta Pusteria, dove potete non solo fare acquisti ma anche - su prenotazione - tuffarvi in didattiche visite guidate sulla vita di montagna e sugli stadi di lavorazione dei prodotti. Da Brunico, imboccata la panoramica per San Lorenzo, San Martino e San Vigilio di Marebbe, dopo alcuni chilometri, in località Pieve di Marebbe (strada Pliscia), trovate il maso Mesavila con i suoi formaggi, sciroppi, marmellate, erbe per infusi e soprattutto un cremosissimo burro da leccarsi i baffi. Scendendo da qui verso San Vigilio, in località Mantena (strada Mantena) c'è la fattoria Frenner, unica in zona a produrre miele e un genuino idromele (bevanda ottenuta dalla fermentazione alcolica del miele) per accompagnare i pasti, in sostituzione del vino, o per dessert. Tornando on the road e riaffrontando l'ormai mitica SS 49, dopo Perca, sulla sinistra, prendete per Malavila fino a giungere al Maso delle Erbe, un'affascinante costruzione in tronchi di legno, con produzioni quali grappe e liquori, aceti, olii essenziali, marmellate ed erbe per infusi. Ma non solo: se al suo interno, tra elfi e streghette in legno, trovate uno splendido museo con reperti archeologici dei primi insediamenti in zona, all'esterno conviene perdersi nel breve percorso naturalistico boschivo o nel geometrico orto botanico, padre di tutti gli estratti d'erbe prodotti. Per i puristi dei latticini, a Braies, in Val Casies (loc. Santa Maddalena) e San Candido, consigliamo i masi Lechner, Waldsamer e Marer, con squisiti formaggi artigianali, burro e yogurt. A Dobbiaco, sulla strada panoramica per San Candido, potete infine trovare ottimi salumelli affumicati, speck e biobeef di produzione propria presso il maso Hacker. Una postilla sul "biobeef", carne bovina morbidissima, ottenuta da mucche nutrite esclusivamente con erba e foraggio secco dei singoli masi. Per tutti gli interessati all'acquisto, viene venduta già suddivisa in porzioni miste ma necessita di (ovvia) prenotazione anche di mesi. Elenco completo delle aziende e contatti su www.biobeef.it .
- Parchi giochi e divertimenti -
Scordatevi strusci notturni, locali, musica e tantomeno discoteche: in montagna il coprifuoco scatta all'ora di cena e finisce alle prime luci dell'alba! A parte pub, enoteche e gelaterie, la notte non offre grandi divertimenti. Di giorno, invece, si spalancano le porte dello sport e intrattenimento per famiglie, adulti, bambini.
Per i più piccoli, in ogni paese dell'Alta Pusteria è presente un parco divertimenti nel bosco, con altalene, scivoli e numerosi altri giochi in legno. Per lo sport di tutta la famiglia, trovate pressochè ovunque centri sportivi attrezzati con impianti da calcio, calcetto, tennis, bocce e minigolf. Non scordatevi neppure le piscine all'aperto o chiuso, come il megaimpianto "Acquafun" di San Candido con disponibilità di sauna e wellness center. Intriganti, a Dobbiaco, il Parco Avventura con ben 11 percorsi sospesi di varia difficoltà e il Parco zoologico "Gustav Mahler", dal nome del grande compositore che nell'adiacente maso ha soggiornato e scritto alcune opere. Per i più grandi, a Sesto ben 2 scuole di parapendio, per provare l'emozione di vivere le montagne dall'alto lanciandosi in adrenalinici voli da soli o in compagnia di esperti istruttori.
Desidero concludere questa lunga narrazione con un appello e una curiosità. In primis, vi invito ad amare la montagna come il vostro migliore amico o una persona di famiglia; rispettate la natura, i fiori, i boschi, non calpestando funghi sgraditi nè tantomeno abbandonando maleducatamente carta e rifiuti come - purtroppo - abituati in città. Dulcis in fundo, desidero svelarvi un segreto: sapete che la Drava è l'unico fiume italiano che tocca ben 4 stati diversi? Si...proprio la Drava che nasce sui monti di Dobbiaco! Dopo i pochi chilometri in territorio tricolore e l'ingresso in Austria, procede eretta verso Slovenia e Croazia dove, per lunghi tratti, segna addirittura il confine con la dirimpettaia Ungheria. Non sarebbe male seguirne tutto l'iter fino allo sbocco nel Danubio, poco dopo la città croata di Osjiek. Ma questa è tutta un'altra storia!
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