martedì 16 agosto 2011

I MILLE ODORI E SAPORI DI NUOVA DELHI (INDIA)

Da Andrea volentieri riceviamo e pubblichiamo.
Buon viaggio!
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I MILLE ODORI E SAPORI DI NUOVA DELHI (INDIA)
Una delle più più grandi fortune che ad una persona possa capitare è viaggiare! Fortuna che per molti è abbinata esclusivamente, o quasi, al puro periodo delle vacanze, con la logica limitazione che il tempo impone a questa scelta obbligata. Obblighi che, purtroppo, incidono anche sull'accettare il clima imposto dal calendario.
Nella mia fattispecie, al contrario, ho potuto - e spero di poter continuare - viaggiare moltissimo per cause......di lavoro, abbinando agli obblighi imprenditoriali il puro "vedere e capire" come un normale turista, spaziando dal Tibet al sud delle Filippine,  dalla Thailandia all'America centrale e buona parte dell'India. I miei primi viaggi risalgono al 1980 ed ero allora quasi trentenne; mi sembra di ricordare il 50° scalo ad Hong Kong nel 1992, mentre adesso....beh, sorvoliamo!
Generalmente ho capito che, anche volendo, non è possibile suggerire una lista di alberghi o posti di ristoro, se non per rare eccezioni, in quanto sono argomenti, gusti e necessità che vanno al di là del "vedere e capire" ma appartengono, come scelta, ad ogni singolo viaggiatore in forma privata. Ritengo invece utili le conoscenze basilari sui cibi, territori, costumi, relazioni, fauna e spostamenti: argomenti necessari a sapere almeno cosa stiamo andando a vedere con i nostri occhi e la nostra mente.
L'ultimo viaggio in Oriente di pura vacanza, senza cioè la parte imprenditoriale di lavoro, è stato in INDIA, in particolare a Nuova Delhi.

- Qualche consiglio introduttivo -
In india, qualsiasi parte della stessa si voglia visitare,  è obbligo,  non per legge ma per noi stessi, il vaccino tifoideo. Tre comode pasticche che il medico di famiglia prescrive e che saranno di vitale importanza. Personalmente non ho mai fatto la terapia contro la malaria che mi risulta pure essere sconsigliata. Dovremo ottenere anche un visto "turistico", non proprio gratuito, che è in grado di far avere la vostra agenzia di viaggi. Ricordiamo anche che il passaporto deve avere una validità, al momento della richiesta per il visto, di almeno sei mesi prima della scadenza.
Le partenze per Nuova Delhi avvengono da Milano. Personalmente ho volato Alitalia e ci sono dei motivi molto validi ma, con tempo a disposizione, si possono trovare innumerevoli rotte con riduzione paurosa dei prezzi. Basta non voler arrivare in breve tempo alla vostra destinazione perchè, come si sa, i voli low cost hanno sbarchi ed attese di coincidenze  che sono ciò che dobbiamo "sopportare" per un costo veramente più basso. Un'altra buona abitudine è quella di prenotare i voli con molti mesi d'anticipo per usufruire di tariffe  scontate anche con linee aeree Nazionali di bandiera. Si risparmia fino al 35%!
Il motivo che più ci spinge ad adoperare una compagnia di bandiera italiana? La certezza di capirsi. Si, poichè stiamo andando in India e, solo arrivando all'aereoporto di Nuova Dehli,  si potrà apprezzare  che "abbiamo fatto bene a volare in Italian style"; sentiremo cioè crescere in noi la certezza che, alla fine della nostra avventura, l'aereo mobile sarà lì puntuale e profumata ad aspettarci.

- A destinazione: cose da visitare, regole da ricordare -
L'aeroporto di Delhi è enorme e quanto di più caotico si possa immaginare. La flemma dei funzionari di dogana fa capire subito che qui la fretta non esiste  e, anche se la inter-lingua è l'inglese, ci stupiremo di non capirne una parola, soprattutto se parliamo un buon inglese. Personalmente poi non viaggio mai con un bagaglio da imbarcare ma solo con il bagaglio a mano e, qui a Delhi, apprezzerete ancora di più questa sana abitudine.
Le code sono dappertutto, i vari dialetti locali suonano nelle orecchie e profumi sempre più nuovi e stordenti iniziano ad attaccarsi ai vestiti che ci troveremo appiccicati addosso non appena sbarcati. Caldo ed umidità saranno infatti i nostri inseparabili compagni per tutto il soggiorno. A questo riguardo, la mia primaria raccomandazione è di avere sempre con noi una felpa, sì, un maglioncino o un leggero giubbetto per quando entreremo nell'albergo o nel primo Indian Restaurant, ove troveremo uno sbalzo di temperatura pauroso. Non è uno scherzo: ci s’ammala subito ed addio vacanza! Una volta, in un ristorante vicino al Palika Bazaar a Delhi, ho dovuto chiedere al cameriere una tovaglia per metterla sulle spalle a causa dei condizionatori che sparavano palle di neve! Dentro erano circa 20 gradi, fuori 58!! Una graziosa signora rideva mentre, scollacciata, rubizza di sole e fradicia di sudore, agonizzava davanti al condizionatore. Domani, probabilmente – mi dicevo guardandola – non sarebbe andata a visitare il Sundar Nagar Market! Cosa che invece a voi raccomando di cuore.
Delhi è un'enorme megalopoli dove si stimano circa 20.000.000 di abitanti ma credo proprio che un serio censimento sia quasi impossibile. Girando in lungo e largo l'area del Forte Rosso , fra cammelli ed elefanti, seduti dentro un taxi (con condizionatore a tutta manetta),  iniziamo a capire che l'India non è quello che credevamo ma è di più, molto di più.......ed è solo l'inizio!! 
Per i vostri spostamenti, meno ci si espone alla “polluzione” di Dehli meglio è. Sconsiglio quindi i caratteristici tricicli tipo Apetto, seduti su strapuntini di legno a tutt'aria, e suggerisco solo taxi: chiuso, condizionato e con tassametro, sennò son discussioni.
Dove dormire e mangiare dipende solo dal vostro coraggio. Se siete persone che non guardano sotto il letto o troppo attentamente alle lenzuola o al bagno, allora siete nel posto giusto! Non scendete però mai al di dotto di alberghi 4 stelle, sennò la situazione potrebbe davvero degenerare, con il risultato che non dormireste per il rumore del condizionatore appeso alla finestra (che non si chiuderà mai), associato ai vari richiami di animali (esterni ed interni) che potrebbero farvi compagnia fino al fare del giorno, quando si ritirerebbero lasciandovi alla calura in arrivo in una o due ore dopo l'alba.
Visitate tutto quello che potete, dalla tomba di Gandhi all'ultima moschea e l'ultimo mercato! Jampath Market, il già segnalato Sundar Nagar Market ed il terribile Palikabazaar sono elementi assoluti per acquisti di qualsiasi tipo, dall'abbigliamento al cibo, alle spezie, dolciumi, souvenirs per turisti e non. Non scordate però che è d'obbligo il mercanteggiare su tutti i prezzi e che, per noi turisti, ci possono essere sempre sorprese....per cui potrete arrivare ad acquistare cose a meno della metà della richiesta iniziale!
In tutto il vostro soggiorno preparatevi ai profumi pungenti, ammalianti, stordenti ed anche fatiscenti ma, soprattutto, occhio anche ad un traffico spaventoso e senza alcuna disciplina logica, solo intuizione e sguardi. E preparatevi ai rumori, dai clacson ai barriti degli elefanti, fino alle urla dei venditori sui mercati di frutte e spezie.

- Acqua e cibo: alcuni accorgimenti -
Visto che avremo fame e sete, sarà utile viaggiare sempre con una borraccia, almeno un litro di acqua minerale rigorosamente da bottiglia che solo voi aprirete. Se inoltre non avete sali minerali (si suda moltissimo) potrete aggiungervi un lime spremuto con mezzo cucchiaino di sale. Il medesimo suggerimento dell’acqua vale anche per lavarsi i denti: non fatelo mai dal rubinetto ma sempre con bottiglia sigillata. 
Non dobbiamo inoltre mai mangiare quanto vi posso elencare: verdure fresche non cotte, gelati, granite, ghiaccio in genere. Nei "grill" autostradali, infatti, qualsiasi piatto che sceglierete  è fritto proprio al fine di "sterilizzare" il tutto. Detto ciò, cosa si mangia allora? Ah, dimenticavo: uno dei piaceri più grandi dell'India – anche se così quasi non sembra – è proprio il cibo! Speziato, nuovo, profumato e soprattutto piccante, molto piccante o, se volete, incredibilmente piccante.
Iniziamo dal pane. Non esiste il "pane e coperto": il pane si sceglie e si paga a parte. Chapati e Nan sono le due qualità. Mentre il Chapati è il pane più comune (una larga frittella morbida color marroncino che vi servirà anche come posate), il Nan ha più varianti, con burro, cipolla, aglio, etc. Questi pani sono cucinati in dei forni di coccio verticali, dove si mette la pasta appiccicata come al muro. Davvero eccellente! Poi, se non siete vegetariani, potrete scegliere fra pollo, montone e molte volte pesce. Io preferisco il pollo, cucinato qui in decine di maniere: marinato nello yogurt, speziato con i profumi del masala e del curry, arrostito con peperoncino rosso, etc. I contorni spaziano da pomodori ai piccoli vegetali, formaggi fritti e frittelline con cavolfiore, patate, carote, tutto rigorosamente fritto.
Per bere, una birra indiana vi disseterà oppure un lassi, yogurt con banana frullato e, a vostra scelta, semini di anice misti con zuccherini colorati ammortizzeranno il calore che la vostra bocca sta subendo. Il caffè non è ovviamente il nostro espresso e, consiglio mio, non chiedetelo neppure: la delusione sarebbe doppia! Casomai un vero the indiano sarebbe opportuno berselo, magari nel tardo pomeriggio e per strada, dove è fantastico vederne la preparazione e la vendita. Un vero rito!
Un'altra delizia che si può gustare per strada si chiama Pan, una foglia freschissima e arrotolata di eucalipto, al cui interno vengono cosparsi ed aggiunti vari elementi, quali miele, noccioline tritate, vaniglia del tabacco ed una polverina finissima contenente particelle di calce che servirà ad ammorbidire le mucose della bocca affinché il gusto finale abbia una percezione forte e lunghissima. E' un ottimo digestivo ed il vederlo preparare è un giubilo: movimenti rapidissimi e tutto all'altezza dei nostri occhi, poichè questi baracchini minuscoli sono tipo "bar", con il tipo seduto sul banco tra decine di barattolini aperti con i quali compone le sue alchimie. La foglia verrà chiusa con uno stuzzicadenti che più che altro serve a lui per porgervela, poichè deve essere masticata per intera e messa tutta in bocca in una sola volta.
E allora buon viaggio e buon appetito!

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